mercoledì 25 marzo 2015

Rock Stories: Il Rock e l'Occulto...



  • Il Rock e l'Occulto

Come un cancro invisibile che inevitabilmente porta alla morte, così il seme satanico del rock è esploso in una sfacciata ossessione per l'occulto. 

Le allusioni criptiche al diavolo, già presenti nella musica dell'artista blues Robert Johnson (1911-1938), sono infine sfociate in una palese adorazione di Satana e dell'inferno, con i relativi simboli, liturgie, rituali e varie personalità messianiche seguaci di diversi «ordini» religiosi. Non abbiamo quindi più a che fare con piccoli culti sotterranei. 

Milioni di giovani sono stati travolti da questa moda. Essi continuano ad invocare questo «dio». Cominciando dai simboli associati alla religione satanica, non c'è nulla di più importante del Pentacolo. 
La Stella a cinque punte o Pentalfa è fondamentale nei rituali magici. Non c'è poi simbolo più usato dall'industria del rock della croce rovesciata. 

Gruppi come i Mötley Crüe, gli Slayer, i Behop Deluxe, i Metal Fatigue, i Venom, gli Ebony Records, Sam Kenison, i Suicidal Tendencies, i Plasmatics, Blackie Lawless dei WASP, gli Original Group Sister e gli AC/DC sono solo alcuni esempi di band che usano di frequente simboli satanici.


  


Un altro simbolo che è integrante alla religione satanica è il gesto delle «corna», un segno fatto con la mano che rappresenta lo stesso diavolo. Come il Pentagramma, anche il segno de «Il Cornuto» è virtualmente ovunque nella musica rock. 
Ozzy Osbourne, Meatloaf, Rick James, i Cheap Trick, i Mötley Crüe, i Frankie Goes to Hollywood, i Coven, i Beatles, i Kiss, Todd Rundgren e Ronnie James Dio sono solo alcuni esempi di bands dove il segno di Satana viene spesso usato. 

Sul retro dell'album Spanish Train and Other Stories («Treno spagnolo e altre storie»; A&M Records 1975), Chris de Burgh c'è infatti questo «segno» sorprendente. 
Non solo si vede il diavolo fare il suo simbolo, ma c’è proprio un senso di uguaglianza e di riconciliazione tra lui e Gesù Cristo, il che rappresenta un concetto blasfemo (vedi sotto). 

Tuttavia, è con i fans che il segno de «Il Cornuto» trova la sua espressione più ampia. Senza dubbio, però, la stragrande maggioranza di loro non sa esattamente cosa comunica quando fà questo gesto. Ma ciò, purtroppo, si verifica con la maggior parte delle cose soprannaturali. 

Entrambi (il gesto de «Il Cornuto» e il diavolo, N.d.T.) emanano forze spirituali invisibili e trascendenti che possono esercitare una grande influenza su di una persona senza che essa ne sia consapevole, specialmente quando c'è un comportamento del tipo «fà qualsiasi cosa che ti fa sentire bene». 
Ecco perché è così importante vigilare sulle nostre azioni o sui risultati che otteniamo. Essi ci danno la percezione delle radici spirituali in noi stessi. 
Chiunque è abituato ad usare il gesto del diavolo, ha un buon motivo per farlo.

Un altro simbolo satanico, il 666, è preso dalla Sacra Scrittura. 
Il capitolo XIII del Libro dell'Apocalisse assegna questo numero alla «Bestia», la forza dell'Anticristo che è contro Dio. 

Il «Numero della Bestia» è anche il titolo dell'album degli Iron Maiden intitolato appunto The Number Of The Beast (EMI 1982). 
Ciò è ancora più evidente nel titolo dell'album doppio 666 (Vertigo 1972) del popolare compositore Vangelis (vero nome Evangelos Odysseas Papathanassiou), degli Aphrodite's Child. Oltre a lui, anche gli Anvil, gli RF-7 e i Coven hanno delle canzoni il cui titolo contiene il numero 666. 

Il «Numero della Bestia» appare inoltre sul set dei concerti dei Mötley Crüe, e appare anche su diverse cover degli album dei Black Sabbath e dei Plasmatics. 
Esso è inoltre inciso sul vinile di Licensed To Ill (Def Jam 1986), l'album più venduto dei Beastie Boys. 
La maggior parte dei fans del rock conosce quel geroglifico comunemente pronunciato «zoso» come il titolo non ufficiale del quarto album senza nome dei Led Zeppelin e come il simbolo personale di Jimmy Page, chitarrista del gruppo. 

Ciò che la maggior parte della gente non sa è che il simbolo «zoso» non sarebbe nient'altro che un 666 stilizzato. 
Oltre ai simboli, i riti e la filosofia occulta abbondano nella musica rock contemporanea. Incominciamo con il più noto. 

Molti complessi del genere heavy metal hanno infarcito di satanismo e di stregoneria la loro musica, le copertine dei loro LP e i loro spettacoli. 
Prendiamo ad esempio la canzone Beyond the Gates («Oltre i cancelli»), contenuta nell'omonimo ellepì (Combat 1986) del gruppo Possessed («Posseduto»)

«Lucifer, hear me
I pray to the altar
I hear the sounds of insanity
Master, I drink the unholy water
Save me the torment that beckons for me».

Lucifero, ascoltami 
Io prego all'altare 
Sento i suoni della follia 
Padrone, io bevo l'acqua empia 
Salvami dal tormento che mi chiama.

O il brano dei Dimmu Borgir intitolato Master of Disharmony («Padrone della disarmonia»), dal loro album Devil's Path («Il sentiero del diavolo»; Hot Records 1996):

«Master of disharmony
Welcome my tainted soul
Take me from the hordes of the living
Into the blessed darkness
Master of disorder
Take my impure flesh
Lead me unto the path of temptation».

Padrone della disarmonia 
Benvenuto nella mia anima contaminata
Strappami dalle orde dei viventi
E portami nell'oscurità benedetta 
Padrone del disordine
Prendi la mia carne impura 
Conducimi nel cammino della tentazione.

Ci sono migliaia di canzoni proprio come questa eseguite da centinaia di gruppi heavy metal in tutto il mondo. 
La maggior parte di queste canzoni vengono raramente ascoltate al di fuori di piccole cerchie di seguaci. 

Poche canzoni di questo genere hanno avuto grande successo.
Direttamente o indirettamente, tuttavia, questo tipo di musica e le forze spirituali che la contraddistinguono hanno segnato la cultura contemporanea. 

Ciò che tempo fa era impensabile, è ora non solo cantato e accettato ma, a volte, viene anche abbracciato e seguito. 
L'heavy metal non ha tuttavia il monopolio sulla bestemmia. 
Gli anni '80 hanno visto emergere un genere macabro di rock che combina elementi punk, new wave e persino musica classica. 

Parlo di artisti come i Cure, i Bauhaus, i Christian Death, i Sisters of Mercy, Diamanda Galas, Nick Cave, The Lords of the New Church e The Smiths. 
Gli elementi occulti all'interno di questo nuovo genere sono ancora più pericolosi di quelli dell'heavy metal perché sono combinati con un'intelligenza e una passione poetica raramente riscontrabile in quest'ultimo. 

Ad esempio, quando Peter Murphy dei Bauhaus, all'inizio di una messa satanica, salmodia in latino le parole «Padre, Figlio e Spirito Santo», prima al dritto e poi al contrario, si avverte una particolare sensazione, un'urgenza sinistra che si può tagliare con un coltello. 
Ecco il commento della rivista Propaganda Magazine a riguardo della registrazione di questa canzone: «Peter conservò le sue ultime energie per la spinta finale. 

Come se improvvisamente fosse posseduto dai demoni; tutto il fardello puzzolente venne fuori dalla sua bocca sotto forma di vomito [...] (Più tardi) gli spiriti maligni - letteralmente - li inseguirono fuori dai cupi studi di registrazione, facendoli guardare alle spalle mentre si riversavano sulla strada ridendo nervosamente». 

Diamanda Galas, la cui voce è stata usata per enfatizzare i suoni della possessione demoniaca nel film The Serpent and the Rainbow («Il Serpente e l’Arcobaleno»; 1988), chiude l'album Litanies of Satan («Litanie di Satana»; Mute Records 1982) con queste parole:

«To Thee, O Satan
Glory be, and praise
Grant that my soul, one day
Beneath the Tree of Knowledge
May rest near Thee».

A te, o Satana
Gloria e lode
Concedi che la mia anima, un giorno
Sotto l'Albero della Conoscenza
Possa riposare vicino a Te.

Parlando del suo album Divine Punishment & Saint of the Pit («Castigo Divino e santo dell'abisso»; Mute Records 1986) la stampa riportò la notizia secondo cui una donna si era suicidata dopo averlo ascoltato. 

L'intera performance è un racconto misterioso estratto dall'Antico Testamento con un'unica eccezione: Sono l'Antichristo, composto dalla Galas.

Consideriamo anche gli inglesi My Life with the Thrill Kill Kult («La mia vita con ebbrezza del culto di uccidere»). 
Tra un 666, un demone crocifisso e una croce rovesciata i My Life with the Thrill Kill Kult evocano la visione e i suoni dell'inferno con un'urgenza tangibile e un effetto gelido. 

In altri artisti di questo genere, e diversamente da quanto avviene nel filone heavy metal, il messaggio è legato, nella sua espressione trascendente e poetica, ad un pericoloso mezzo per evocare Satana. 
In questo, Satana potrebbe perdere un occasionale sacrificio umano, ma guadagnerebbe qualcosa che dal suo punto di vista è di maggior valore: una moltitudine disposta a sacrificare la speranza nella vita e la fede nell'amore di Dio.


  • Il Rock e Culto Vudù



Ciò che è più straordinario di questa musica è che, mentre la maggior parte di questi gruppi prontamente riconosce e abbraccia la sua aperta devozione al male, la maggioranza lo fà con la stessa intensità e fede che è fondamentale nella religione cristiana. 
Ciò è molto significativo perché la Sacra Scrittura mostra chiaramente che la più pura manifestazione dello spirito dell'Anticristo viene sempre non da fuori, ma dall'interno del contesto del cristianesimo. 

Senza entrare nei particolari, gli sforzi di Satana in questo senso si sono storicamente focalizzati nel propagare i derivati di un'antica e ricorrente eresia conosciuta come «gnosticismo». 
È tale eresia che ha trovato nuova espressione nei lavori di queste e di molte altre rockstars. 
Non è quindi una novità che lo spirito dell'Anticristo sia così presente nel rock. 
C'è sufficiente evidenza che il sangue vitale del rock è stato in parte estratto da una forma musicale il cui unico scopo è di fare emergere gli spiriti maligni del vudù. 

Un'antica e altamente sviluppata forma di vudù rituale, magico e animistico ebbe origine in Africa e fu portata in America secoli fa dagli schiavi. 

Lì gradualmente si è evoluta nel jazz, nel rhythm & blues e infine nel rock. Tuttavia, solo quest'ultimo ha approfondito e a volte persino abbracciato l'essenza del vudù in una maniera unica se confrontato ad altri stili musicali contemporanei. 

I Fleetwood Mac, ad esempio, hanno incluso i ritmi vudù nei loro spettacoli dal vivo, come nel caso del loro grande successo World Turning («Girando il mondo»), dove indossavano vesti cerimoniali vudù.

Nell'album Goat's Head Soup («Zuppa di testa di capra»; Rolling Stones 1973), i Rolling Stones hanno fatto uso dei ritmi del vudù haitiano. 

Le icone, l'arte, il rituale e la decorazione del viso associati alla religione vudù vengono mostrati nei videoclip di Pretty Poison e di Peter Gabriel. 
Il vudù è il tema del brano di Colin James intitolato Voodoo Thing e lo stesso termine forma il nome di un popolare gruppo new wave (Wall of Voodoo). 

L'interesse di Jimi Hendrix (1942-1970) per lo spiritismo produsse non solo la canzone Voodoo Child («Bambino vudù»), ma anche la seguente osservazione di Kwaku «Rocky» Dzidzornu, un percussionista che suonò spesso con Hendrix. 

Kwaku (che proveniva da un villaggio del Ghana, nell'Africa Occidentale, dove suo padre era un sacerdote vudù) chiese ad Hendrix «dove aveva imparato i ritmi del vudù [...], perché molti ritmi che Hendrix eseguiva con la sua chitarra erano spesso uguali ai ritmi che il padre di Kwasi suonava nelle cerimonie vudù. 

Il modo in cui Jimi danzava i ritmi che egli stesso suonava gli ricordavano le danze cerimoniali che suo padre usava fare ad Oxun, il dio dei tuoni e dei lampi. 

La cerimonia era chiamata “Voodooshi”». 
Se il vuduismo di Hendrix fosse intenzionale o meno non lo si sa; cert'è che esso deve aver funzionato con la sua magia demoniaca. Due dei suoi stretti collaboratori, Alan Douglas, suo manager e produttore, e Fayne Pridgeon, la sua ragazza per un lungo periodo, hanno rivelato questo aspetto sconosciuto ai suoi fans del famoso rocker  7:

- Alan Douglas: «Una delle cose più importanti a proposito di Jimi era quello in cui credeva. 
Egli era convinto di essere posseduto da uno spirito, e alla fine me ne convinsi anch'io, dopo averne parlato con lui tante volte. 
Jimi non ne parlava volentieri con le altre persone perché non voleva che lo ritenessero un vanitoso o cose simili, ma ci credeva realmente e lottava contro questo spirito costantemente».

- Fayne Pridgeon: «Jimi parlava sempre del diavolo, di qualcosa che era dentro di lui e sul quale non aveva alcun controllo.
Egli non sapeva quel che faceva né perché lo faceva, ma affermava che quel che diceva o le canzoni che componeva uscivano semplicemente da lui. 
Mi sembrava che fosse così tormentato, così lacerato e realmente ossessionato da qualcosa di veramente malvagio».

Come Hendrix, anche David Byrne dei Talking Heads era affascinato dai ritmi legati al vudù e li ha incorporati nella sua musica. 
Più nota è la sua collaborazione con Brian Eno nella composizione dell'album My Life in the Bush of Ghosts («La mia vita nel cespuglio dei fantasmi»; Sire 1981), che comprende una canzone che parla della possessione demoniaca intitolata The Jezebel Spirit («Lo Spirito di Jezebel»). 

L'ammirazione di Byrne per i ritmi e le religioni africane gli ha suggerito il suo documentario del 1988 Alive From Off Center («Vivo fuori dal centro»), sulla religione candomblè, un ibrido demoniaco che mescola il culto vudù di yoruba e il cattolicesimo romano. 

In un'intervista sul documentario, Byrne ha affermato: «Se si torna indietro nella storia della musica popolare americana, troviamo costantemente elementi nascosti di influenza yoruba. Nei testi ci sono sia i ritmi che la sensibilità» .

Il vudù è in stretta relazione con l'antico culto di Pan. 
Metà umano e metà capra, Pan rimane uno dei simboli più durevoli e irresistibili dell'Anticristo. 
Al posto di un Dio incarnato in un Uomo, come nel caso di Gesù Cristo, ecco un uomo congiunto ad un animale che è il simbolo universale di Satana e rappresentante storico dell'animalità e dei suoi istinti sessuali.

Nei riti di Pan, come in quelli del vudù, la musica e spesso anche la droga, vengono non di rado usate per evocare gli spiriti maligni e indurli a possedere i partecipanti ai riti. 

È bene notare che il possesso da parte di Pan, dal quale deriva la parola «panico», si esprime mediante un'ossessione per il sesso e attraverso un bisogno di gratificazione immediata. 
Oggi, non soltanto vediamo le manifestazioni sociologiche di questo Anticristo ovunque nel rock, ma troviamo anche significative allusioni dirette proprio a Pan.

Nell'album dei Rush 2112 (Mercury 1976) troviamo il pezzo The Temples of Syrinx («I templi di Syrinx»), una parola greca che si riferisce proprio a Pan. 
Nel 1987, Elton John commissionò ad un artista di disegnare un'insegna nobiliare di famiglia al cui centro era raffigurato il dio Pan.

L'album dei Rolling Stones Tattoo You («Fatti un tatuaggio»; Rolling Stones 1981) mostra una rappresentazione al femminile e demoniaca di una zampa di Pan. 

Il brano Stairway to Heaven («La scala per il paradiso») dei Led Zeppelin, senza dubbio la più famosa canzone rock di tutti i tempi, si riferisce chiaramente non solo alla musica di Pan e ai suoi flauti, ma anche alla sua abilità di influenzare spiritualmente e guidare coloro che cadono nel suo incantesimo.
In essa, il cantante Robert Plant inizia introducendo il pensiero «then the piper will lead us to reason» («allora il pifferaio ci guiderà alla ragione»), aggiungendo poi un'interessante postilla:

«Your head is humming
And it wont go
In case you don’t know
The piper’s calling you to join him».

La tua testa ti ronza
E il ronzio non se ne andrà 
Nel caso tu non lo sapessi 
Il pifferaio ti sta chiamando per unirti a lui 

Nelle montagne remote del Marocco c'è un gruppo che pratica ancora, in senso letterale, i riti di Pan. 
The Master Musicians of Joujouka («I maestri musicisti di Joujouka»), come vengono chiamati, vivono in un mondo mistico dove la musica è la chiave che apre le porte del soprannaturale. 
Come ha descritto l'artista rock e scrittore Robert Palmer (1949-2003) in un suo articolo apparso sulla rivista Rolling Stone, «quando la musica e l'energia erano al massimo, i membri della tribù navigavano in trance estatiche, i loro occhi rotolavano all’indietro, gridando come ossessi [...], il dio Pan era lì. 

Diverse volte ho visto con i miei occhi l'istante in cui la forza possedeva improvvisamente il corpo di un pastore locale [...] quando la forza era interamente entrata nell'uomo, il pastore improvvisamente non era più lì, ma qualcun altro stava guardando fuori dai suoi occhi che ardevano come rubini rossi. 
Una notte venne a tirarmi fuori dalla folla e io corsi con lui. 
Balzò fuori da un falò e poi io fui nel falò, circondato dalle fiamme ma senza essere danneggiato. 
Poi stavo girando come una cima nell’oscurità. “Ti abbiamo visto attraverso la musica”. Essi (i seguaci del dio Pan) mi dissero ancora: “Ora tu sei uno di noi”». 

Palmer non fu l'unico a diventare «uno di loro». 
Il rock ha oltrepassato i confini sia geografici che culturali che separano il culto joujouka dal resto del mondo. 
Tra i suoi discepoli ci sono David Bowie, Robert Plant e Patti Smith. 
Il fondatore dei Rolling Stones Brian Jones (1942-1969) trascorse molto tempo a registrare i riti della religione joujouka e dei loro ritmi ne fece un album. 

Alla fine degli anni '80, gli Stones lanciarono Steel Wheels («Ruote d’acciaio»: Columbia 1989) un allbum che contiene esempi di questa forma di vudù proveniente dal Marocco. 

Finalmente ci rendiamo conto che forse non è casuale che nell'album di Patti Smith maggiormente influenzato dalla religione joujouka - Radio Ethiopia (Arista 1976) - essa scriva nei suoi testi, che potrebbero essere intesi di Pan o di Satana nella loro guerra musicale per conquistare i cuori e le menti degli uomini:

«Rock’n’roll is royal warfare
The universe is our battleground
All guitars
Our weapons
The technicians, great soldiers
The people, tender barbarians
The goal, the freedom to possess the key of the fifth battalion and release the fierce and stampending angels of Abaddon».

Il rock è una guerra reale
L'universo è il nostro campo di battaglia Tutte le chitarre
Le nostre armi
I tecnici, grandi soldati
La gente, ingenui barbari
Lo scopo, la libertà di possedere la chiave del quinto battaglione e di liberare la ferocia e lo spavento degli angeli di Abaddon

La profezia di Patti Smith si è avverata in parte. Attorno a noi è evidente che questi angeli violenti dell'inferno sono stati liberati. Sottomessi gli uomini alla volontà satanica, Gesù Cristo viene ignorato o ridicolizzato. La moralità cristiana è stata distorta a tal punto che la maggior parte dei giovani che professa la fede in Cristo non solo pratica il sesso a ruota libera, ma lo fà con convinzione.

  • Il Rock e Magia Nera 


I nuovi idoli di questa era, i nostri cantanti, abbracciano tutto ciò che è satanico, mentre la massa grida in adulazione. 
Gli Stones dei primi anni, ad esempio, hanno finanziato una sètta satanica detta The Process Church of The Final Judgement, e ne hanno fatto una base per la loro predicazione satanica . 

Più tardi, Anita Pallenberg, un'aspirante attrice e strega affermata, diventò compagna prima di Mick Jagger e poi di Keith Richard. 
Nel luglio del 1979, in una proprietà di Richard nel Connecticut, un ragazzo diciottenne si sparò mentre giaceva nel letto della Pallenberg. 

Gli investigatori scoprirono che in quella casa venivano praticati strani rituali con sacrificio di animali che conducevano al suicidio. 

Gli Stones furono ulteriormente coinvolti con Kenneth Anger, un satanista che girava lungometraggi sull'occultismo. Nel 1969, Jagger compose la colonna sonora del film di Anger Invocation Of My Demon Brother («Invocazione al mio fratello demonio») e la Pallenberg sponsorizzò Lucifer Rising («L'ascesa di Lucifero»; 1970-1980), un film che mostrava «le vere cerimonie per far sorgere Lucifero». 

Non fu un caso che la protagonista nel ruolo della demonessa Lilith venne affidato alla rockstar Marianne Faithfull, un'altra ex compagna di Mick Jagger. 
L'occulto ha avuto una parte importante nella vita e nella musica del super-gruppo Led Zeppelin. 

Nel 1974, essi fondarono la propria casa discografica, la Swan Song. 
Il loro primo lancio discografico in Gran Bretagna fu Silk Torpedo («Il siluro di seta»; Swan Song 1974) dei Pretty Things. 

Racconta Stephen Davis, il biografo degli Zeppellin, che «l'album fu lanciato in occasione della festa blasfema di Halloween nelle caverne di Chiselhurst. 

Donne nude rivestivano le nicchie delle caverne e stavano distese sugli altari, nello stile delle messe nere. 
Spogliarelliste vestite da suore sfilavano e si toglievano gli abiti neri» . 
Questo tipo di comportamento, sebbene alquanto scioccante, non ci dovrebbe sorprendere se consideriamo che l'uomo che ha scoperto il gruppo è uno dei maggiori occultisti della generazione rock.

Jimmy Page è, infatti, intensamente affascinato dalla magia nera ed è proprietario di The Equinox, una delle più grandi librerie specializzate in occultismo dell’Inghilterra . 

La devozione di quest'uomo per la magia si può paragonare a quella per una religione. Aleister Crowley (1875-1947) fu uno dei satanisti più famosi dei nostri giorni. 

Durante la prima metà di questo secolo egli sviluppò un sistema di magia combinando le fantasie sessuali degli ideali del rock (droga, riti sessuali, ecc...), con le conoscenze speciali e una sorta di potere che concedeva a colui che la praticava. 

Definito «wickedest man in the world» («l'uomo più perverso del mondo»), Crowley si diede il titolo di «The Great Beast 666» («La Grande Bestia 666») . 

Quando Kenneth Anger, anch'egli un entusiasta seguace di Crowley, contattò Page per fargli comporre la colonna musicale del lungometraggio Lucifer Rising, scoprì, come racconta Davis, che Page possedeva «una preziosa collezione di libri di Crowley, prime edizioni, manoscritti, cappelli, bastoni, quadri, persino le tuniche che Crowley usava nei suoi rituali». 

Ancora più incredibile è il fatto che Page acquistò la Boleskine House, una vecchia casa di Crowley sulle rive famose di Loch Ness, in Scozia. 
Più tardi, Page ebbe la felice idea di far ridecorare la casa da Charles Pierce, un rinomato satanista. 

Nei primi anni successivi all'acquisto del vecchio maniero di Crowley, uno dei custodi si suicidò e un altro divenne pazzo . 
L'influenza di Crowley si estende ben oltre i Led Zeppelin. Graham Bond (1937-1974), un pioniere del rock il cui gruppo contribuì al primo esordio di alcuni dei più grandi artisti, credeva di essere il figlio illegittimo di Crowley. 

Uno dei gruppi da lui fondati si chiamava Aleister Crowley’s Holy Magic («La Sacra Magia di Aleister Crowley»), e produceva un tipo di musica che, a suo dire, avrebbe aiutato gli ascoltatori a contattare le forze più elevate. 

Per Bond la cosa all'inizio funzionò, ma in seguito accusò disturbi mentali e morì in circostanze misteriose . 
L'album Hunky Dory (RCA 1971), di David Bowie, in Quicksand («Sabbia Mobile»), un brano che parla del culto praticato da Crowley, include la frase «immersed in Crowley’s uniform of imagery» («immerso nella divisa dell'immaginario di Crowley»).

Nel 1975, il biografo di Bowie Henry Edwards lo descrisse come una rockstar che componeva certi pezzi perché ossessionato dai rituali e dai mantra di Crowley, che conservava le sue urine nel frigorifero, etichettate su consiglio della «Grande Bestia 666», e che si era rivolto ai riti delle streghe e degli esorcisti per liberarsi dagli spiriti maligni che, secondo lui, controllavano la sua vita . 

Gli Stiff Kittens ritrassero Crowley sulla copertina di un loro LP come avevano fatto i Beatles su quella di Sergeant Pepper's Lonely Hearts Club Band («Il Club della Banda dei Cuori Solitari del Sergente Pepper»; Parlophone 1967), che molti critici credevano diventasse il disco più significativo della storia del rock. 

Uno sguardo alla libreria di John Lennon (1940-1980) non avrebbe solamente riscontrato la presenza di molte opere di Crowley, ma di tutta una serie di opere che spaziavano dalla Numerologia alla magia. 

Il suo interesse per l'occulto e per lo spiritismo stile New Age è ben documentato sia nella prima edizione del libro di Hunter Davis intitolato The Lives of John Lennon and the Beatles, che nella sua seconda edizione . 

Sul retro della copertina del loro album, Jim Morrison (1943-1971) e i Doors sono fotografati attorno ad un busto in miniatura di Crowley (vedi foto sotto).

Per Jim Morrison il fascino per l'esoterismo iniziò molto presto. 

Egli dava molta importanza alla piega che la sua vita aveva preso in seguito ad un fatto che gli era capitato quando era molto giovane. 

Mentre viaggiava con la sua famiglia, Jim incontrò sulla strada un incidente in cui diversi indiani americani avevano perso la vita e i cui corpi erano ancora distesi sull'asfalto. 

Così Morrison racconta in un famoso pezzo dei Doors quel che accadde in quella circostanza: «The souls and the ghosts of those dead Indians, maybe one or two of them, were just running around freaking out and just leaped into my soul. 

And they’re still there» («Le anime e i fantasmi di quegli indiani morti, forse uno o due di loro, correvano tutt'intorno come impazziti, e così si incarnarono nella mia anima. 
E sono ancora lì») . E sempre in un altro brano dei Doors Morrison afferma:

«Possession by these ghosts or spirits
Led to a life and art obsessed with death
Occult imagery
And the rejection of God
Cancel my subscription to the resurrection
Send my credentials to the house of detention».

L'essere posseduto da questi fantasmi o spiriti
Mi ha costretto ad una vita e ad un’arte ossessionate dalla morte
Da presenze occulte
E dal rifiuto di Dio
Cancella la mia sottoscrizione alla resurrezione
Spedisce le mie credenziali alla casa di detenzione.

Nel 1970, Morrison sposò una strega in un rituale wicca che comprendeva evocazioni spiritiche e l'ingestione di sangue . 

L'anno dopo, l'uomo autoproclamatosi «sciamano», o «medico-stregone» del rock morì. Dal canto suo, il rocker Ozzy Osbourne nell'album Blizzard of Ozz (Jet 1980) canta una canzone intitolata Mr. Crowley. 

I Celtic Frost hanno dedicato ad Aleister Crowley il loro ellepì To Mega Therion 26, un nome chedaryl hall Crowley affibbiò a sè stesso. 

Anche il cantante Daryl Hall ha ammesso di sentire un certo fascino per il famoso satanista, come ha raccontato alla rivista Penthouse, nel 1987: «Intorno al 1974, mi sono specializzato in occultismo e ho trascorso sei o sette anni immerso nelle tradizioni cabalistiche e caldee, celtiche e druidiche. 

Sono stato anche affascinato da Aleister Crowley, il mago del XX secolo che condivideva queste credenze» . Almeno tre gruppi rock inglesi vanno qui menzionati. 

Gli Psychic TV sono l'aspetto musicale di The Temple ov Psychick Youth («Il Tempio della Gioventù Psichica»), una sètta occultista che ha legami con Crowley e con praticamente ogni altro satanista di rilievo. 

Ad esempio, la seguente dedica fu fatta all’inizio di Live at the Circus Psychic TV Beltane, un album registrato dal vivo, l'undicesimo di una serie di ventitre album: «Vorremmo dedicare questo concerto ad Alex Sanders, che è morto oggi nel giorno della Luna Piena di Beltane , conosciuto come il “Re delle Streghe”; egli fu l'uomo che, dopo tante battaglie, rese legale la stregoneria e la magia. 
Così vorremmo che lo ricordiate . 

Ma la guerra continua»! Anche il gruppo Coil porta avanti la filosofia dell'occulto con radici nel crowleyanesimo. 

Un loro LP comprende due temi vicini all'omosessualità rituale della «Grande Bestia» e all'adorazione del dio Pan. 

Forse i più fedeli di tutti al culto di Crowley sono i Current 93. Il brano Crowleymass, contenuta nell'omonimo album («La messa di Crowley»; Maldoror 1987), ridicolizza Gesù Cristo e il suo compleanno, e suggerisce come alternativa il 12 ottobre (il compleanno di Crowley). 

Il loro album Here comes Anti-Christ («Ecco arriva l’Anticristo») contiene musica bizzarra e ritualistica che la dice lunga su quanto sia serio il loro satanismo. 

Incisa nel vinile, sia in latino che in inglese, vi è la scritta «He comes! Soon you shall see» («Egli viene! Presto lo vedrai»). 
L'eredità di Crowley sopravvive anche nella pratica della negromanzia (comunicazione con gli spiriti dei morti). «Eddie», la mascotte degli Iron Maiden, è un'anima persa che è stata riportata in vita dalla musica del gruppo. 

Ad almeno una band e ad una rockstar il nome fu attribuito da spiriti malvagi. Mentre giocavano in una stanza d'albergo nello Iowa con uno degli strumenti dell'occulto comunemente conosciuto col nome di «tavole Ouija» - che incredibilmente molti considerano come un gioco innocuo - quattro giovani videro che la tavola scriveva C-H-E-A-P-T-R-I-C-K . 

Il resto, come si suol dire, è storia. 

Vincent Damon Furnier divenne Alice Cooper allo stesso modo . 

Canzoni come I Love the Dead («Io amo i morti») e Cold Ethel («La gelida Ethel»), fanno riferimento alla necrofilia, a fare sesso con cadaveri, e ci suggeriscono che l'influenza degli spiriti si estende ben oltre al solo fatto di aver dato il nome per il gruppo di Alice.

Infine - e forse è il fatto più curioso di tutti - Crowley, come molti maghi, ha manifestato forte interesse per il fenomeno del linguaggio al contrario. 

Ad esempio, nella sua opera fondamentale del 1929 Magick in Theory and Practice («La magia nella teoria e nella pratica»), egli incoraggia i suoi discepoli a familiarizzare con il rovescio.

La conferma che il fenomeno del rovescio sia una caratteristica della religione satanica viene dal rispettabile criminologo inglese Henry Rhodes. 

In un libro che descrive le radici spirituali del crimine moderno, egli narra le circostanze di un rituale di una messa satanica: «Il celebrante fà in modo che la sua messa finisca allo scoccare della mezzanotte. 

La sua aiutante dovrebbe essere una donna con la quale egli ha avuto rapporti sessuali. 
Le preghiere vengono recitate al contrario» . 

Infatti, il fenomeno del contrario è abbastanza comune in tutto il mondo dell'occultismo e nelle vite di coloro che sono stati plagiati dal suo potere. 

Se i poliziotti che hanno scoperto la scrittura al contrario nel quaderno personale di Tommy Sullivan avessero saputo tutto questo non si sarebbero stupiti.


  • Il Rock e Backmasking


Nell'ambito del rock, la registrazione al contrario viene comunemente chiamata «backmasking» («mascheramento a rovescio»). 

In ognuna di queste registrazioni l'artista e l'ingegnere del suono hanno semplicemente invertito la pista vocale e poi l'hanno miscelata con il resto della musica. 

Un esempio di questo tipo di backmasking, lo si ha ascoltando l'inizio di In League With Satan («In lega con Satana»), una track inclusa nell'album dei Venom intitolato Welcome to Hell («Benvenuti all’inferno»; Neat Records 1981). 

Sentendo a ritroso questo messaggio è possibile intendere queste parole: 
«Satan! Raised in hell. 
Raised in Hell. 
I'm gonna burn your soul. 
Crush your bones. 
I’m gonna make you bleed. 

You’re gonna bleed for me»
 («Satana! Innalzato all'inferno. 
Innalzato all'inferno. 
Io brucerò la tua  anima. 
Ti spezzerò le ossa. 
Ti farò sanguinare. 
Tu sanguinerai per me»). 

Teologicamente parlando, questo messaggio rovesciato è veramente molto accurato, ed è ciò che Satana aveva programmato per ognuno di noi. 

È evidente che i Venom hanno inserito questo backmasking intenzionalmente e, quindi, è indiscutibile il fatto che non vi è altro significato che quello che a questi tre ragazzi piaceva essere strani; forse è un modo per vendere più dischi. 

Ma ora consideriamo il secondo tipo di backmasking. 
Con questa variante: la pista vocale ha senso in entrambi i sensi. 
Quando ascoltiamo in avanti, sentiamo un messaggio. 
Quando ascoltiamo lo stesso segmento al contrario, sentiamo qualcosa di completamente diverso, ma di senso compiuto. 

Ebbene, alcuni scienziati suggeriscono che quando ascoltiamo il messaggio nel modo normale la nostra mente inconscia è in grado di decifrare il messaggio al contrario e venirne condizionata; tutto ciò viene chiamato messaggio subliminale. 
In realtà, non vi sono prove sufficienti che possano suffragare questa tesi.

E se realmente si verificasse una suggestione subliminale? Come abbiamo già visto, non c'è bisogno di backmasking per inquinare la mente e il cuore di qualcuno. 

È sufficiente il metodo tradizionale in avanti per ottenere quell'effetto. La vera domanda che noi ci dobbiamo porre non è: può un ascoltatore nel subconscio sentire un messaggio?, ma piuttosto: come ci è arrivato lì? 

A questa domanda vi sono tre possibili risposte:

- La loro presenza sarebbe intenzionale, come nel primo tipo di backmasking. 
Gli artisti e gli ingegneri stanno intenzionalmente nascondendo messaggi nella musica. Dobbiamo qui ricordare però che in alcuni casi la pista vocale ha senso quando si suona sia in avanti che al contrario.
Se l'inserimento del backmasking fosse intenzionale, il cantante avrebbe dovuto cantare le parole giuste nel medesimo modo e nessuno è così in gamba, come hanno testimoniato diversi musicisti e produttori.

- Si tratterebbe di un fatto accidentale, e cioè un risultato del caso. 
Bene, non solo le probabilità matematiche sono assurde, ma il fatto che effettivamente ogni esempio di questo tipo di backmasking trasmetta un messaggio veramente demoniaco, sconfessa ulteriormente questa ipotesi. In realtà, l'unica ipotesi probabile è la terza.

- Cioè che, spiritualmente parlando, forze d'intelligenza esterna dotate di poteri soprannaturali sono in grado occasionalmente di interpretare il ruolo di «compositori», più o meno come se qualcuno fosse in grado di suonare uno strumento musicale. 

Teologicamente parlando, tutto questo ha senso giacché, come abbiamo visto, molti di questi artisti hanno candidamente ammesso che loro e la loro musica sono influenzati da qualche forza spirituale esterna. 
Come le sottili e quasi invisibili impronte digitali lasciate sul luogo di un delitto, i fenomeni auricolari di cui andiamo a parlare indicano chiaramente chi è venuto a rubare, ad ammazzare e a distruggere. 

Il nostro primo esempio è tratto da Eldorado, un pezzo estratto dall'album omonimo (Warner Bros. 1975) degli Electric Light Orchestra. 

Se si ascolta al contrario quel segmento della canzone in cui si dice: 
«Eternal life is definitely meant to be. 
We’re all going to live forever. 
The only question is where» («La vita eterna vi deve essere. Vivremo tutti in eterno. L'unica domanda è dove»)

emergono altre parole: 

«He’s the nasty one. 
Christ you’re infernal» 
(«È lui il sudicio. Cristo tu sei infernale»). 

Un altro esempio è contenuto nel brano dei Queen Another One Bites the Dust («Un altro morderà la polvere»), una delle canzoni più conosciute nella storia del rock inclusa nell'ellepì The Game («Il gioco»; EMI 1980). 

Se prendiamo questo stesso segmento di parole e lo suoniamo al contrario sentiremo più volte questa frase: «Start to smoke marjiuana» («Comincia a fumare la marjiuana»). 

Il terzo esempio di backmasking è stato estratto dalla canzone Gonna Raise Hell, presente nell'album Dream Police («Polizia del sogno»; Epic 1979), dei Cheap Trick. 

Il significato del titolo di questo brano («Innalzeremo l'inferno») diventa ancora più chiaro quando invertiamo questo segmento musicale. 

Sentiremo infatti queste parole: «Satan holds the keys» («Satana possiede le chiavi»). Ancora una volta, teologicamente parlando, questo backmasking è molto interessante, in quanto le chiavi sono il simbolo di autorità sul potere del peccato, della morte e dell'inferno. 

Il Libro dell'Apocalisse (Ap 1, 18) afferma che Gesù Cristo, che in effetti è morto per noi, è Colui che vive, Colui che è morto ed ora è vivo per sempre e ha le chiavi della morte e dell'inferno. 

La richiesta di Satana di tenere le chiavi in questa canzone, come vediamo anche sulla copertina dell'album Keeper of The Seven Keys Part II («Il custode delle sette chiavi parte 2ª parte»; Noise 1987), del gruppo Helloween, è molto significativa non soltanto perché è una bugia tipica della sterile spacconeria del diavolo, ma perché evidenzia il modo disperato in cui egli tenta di avere potere sulla vita delle persone. 

Anche il nostro prossimo esempio racchiude un significato teologico: la versione live della canzone Anthem («Antifona»), dei Rush. 

Quando ascoltiamo questa canzone al contrario sentiamo: «Oh, Satan!... You’re the one who’s shining... Walls of Satan... Walls of sacrifice!... Know you’re the one I love» («Oh, Satana!... Tu sei l’unico che brilla... Muri di Satana... Muri del sacrificio!... Tu sai che sei l'unico che io amo»). Una delle traduzioni più comuni dal greco attribuite al nome «Lucifero» - un vocabolo comunemente associato al nome «Satana» - è «colui che porta la luce», e la Sacra Scrittura ci dice che Satana si «trasforma in angelo di luce» (2 Cor 11, 14). 

L'ultimo esempio di backmasking è tratto da Stairway to Heaven, un brano dei Led Zeppelin di cui abbiamo già parlato. 
Ancora una volta dobbiamo dire che c'è abbastanza veleno nella versione al dritto per provare quanto essa sia fatale. 

Dice infatti il testo di questa canzone: «Yes, there are two paths you can go by. 
But in long run there is still to change the road you’re on» («Si, ci sono due strade che puoi percorrere. 

Ma a lungo andare hai ancora tempo per cambiare strada»). È vero che ci sono due percorsi. 

Gesù Cristo stesso ha insegnato che ci sono due percorsi. 
Uno è la larga strada frequentata dalla moltitudine, dove l'istinto che sentiamo prevale e dove i desideri della nostra carne e gli idoli del tempo conducono all'abisso. 

Questo percorso, disse Gesù Cristo, porta alla perdizione. 
C'è poi un'altra via meno frequentata, un percorso stretto che ci porta su una collina fuori Gerusalemme dove si erge una croce. 
Questa è la via, dice Dio, che ci conduce alla vita eterna (Mt 7, 13-14). 

La bugia fatale in questo testo è quella che non è mai troppo tardi per cambiare percorso. Non c'è dubbio che l'uomo che suona la batteria in quella canzone pensava proprio ciò finché non morì soffocato dal suo stesso vomito. 

A quel punto era troppo tardi. Nessuno di noi ha delle garanzie che il prossimo respiro non sarà l'ultimo.

 E dopo la morte la Sacra Scrittura ci dice che verrà il giudizio (Eb 9, 27). Non sempre si è in tempo per cambiare il percorso. Ma torniamo a Stairway to Heaven. 

Se ascoltiamo queste stesse parole a ritroso ne sentiremo emergere altre di significato ben diverso: «Here’s my sweet Satan, the one whose little path, won’t make me sad, whose power is Satan. he will save you giving you six-six-six» («Al mio dolce Satana, la cui piccola via non mi rende triste e il cui potere è Satana. 

Egli ti salverà dandoti il sei-sei-sei»). 

In realtà, Satana non è affatto «dolce». Egli è omicida fin dal principio, bugiardo e padre della menzogna (Gv 8, 44) e userà qualunque mezzo, incluso uno dei più potenti quale certa musica rock, per nasconderti la realtà dell'amore di Dio e il tuo bisogno disperato del Suo potere di salvezza, per pervertire la tua mente e il tuo cuore e condurti nella prigione del peccato. 

Il tuo percorso è chiaramente triste, ma la sua forza può essere infranta. 

Dice infatti il Signore: «Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Ho subito la morte, ma ecco, ora sono vivo nei secoli dei secoli e tengo le chiavi della morte e dell'inferno»

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