sabato 22 marzo 2014

“Il vestito di Marlene”: rock e danza con i Marlene Kuntz

Sabato ad Assisi la prima nazionale dello spettacolo con la Mvula Sungani Company: Godano, Tesio e Bergia suoneranno dal vivo in scena


“La danza incontra il rock” è lo slogan che fa bella mostra di sé sul manifesto de Il vestito di Marlene: lo spettacolo di danza vede insieme Marlene Kuntz e la Mvula Sungani Company in un evento dal vivo che avrà quattro anteprime: il 22 marzo al teatro Lyrick di Assisi, il 5 aprile al teatro Nuovo di Torino, il 9 al teatro Duse di Bologna e il 12 al Teatro della Luna di Milano.

Sul palco Cristiano Godano, Riccardo Tesio e Luca Bergia a fare da colonna sonora dal vivo alle coreografie della compagnia di “physical dance” che vedrà in scena Emanuela Bianchini e come guest star Emilio Cornejo, astro nascente del tango.

Contestualmente alla prima dello spettacolo è stata anche annunciata una data a Roma della inedita collaborazione, anche se i dettagli di questo quinto appuntamento non sono ancora stati resi noti.
In un comunicato si legge che “Il filo conduttore dello spettacolo è la figura femminile in tutti i molteplici aspetti che la contraddistinguono.

Figura alla quale spesso non si rende adeguata giustizia ma che altrettanto spesso si impone quale fonte di ispirazione.

Protagonista assoluta dell’arte che non può trovare rappresentazione migliore, tenuto conto chiaramente anche di arti quali pittura e scultura, che nella danza e nella musica”.

Riporta ancora la nota: “Generalmente, in progetti similari, la musica è solamente un supporto registrato funzionale alla coreografia.

In questo caso le due espressioni artistiche si fondono dal vivo dando alla rappresentazione un corpo, una forza ed un’anima che altrimenti verrebbero meno.

Le melodie ammalianti, tanto quanto le sonorità acide e disturbate dei Marlene Kuntz in una simbiosi perfetta con la fisicità e la grazia della danza della Mvula Sungani Company.

Le molteplici sfaccettature dell’attività che entrambi portano avanti con successo ormai da anni consentono di avere una veduta a 360° dell’universo femminile.

Permettono non solo, al fruitore, di godere di un’immagine complessiva e soddisfacente del tema trattato nonostante la sua complessità, ma lo ammalierà con sfumature e prospettive che generalmente non si è usi contemplare.

Il progetto ha l’ambizione di rappresentare una proposta innovativa per il panorama culturale italiano, di ampliare le vie di comunicazione, allargare l’orizzonte dell’espressione artistica portandola ad una dimensione più compiuta”.

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